sabato, Aprile 27, 2024
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Tihar, la festa indù dedicata agli animali (e a noi stessi)

Il Tihar è una delle feste più amate in Nepal e in alcune regioni indiane. Dura cinque giorni, si svolge nel tardo autunno e vede come protagonisti gli animali: corvi, cani, mucche, umani. Li si ringrazia, diventano protagonisti della scena perché, secondo il pensiero induista, rimandano alle divinità che sostengono la vita e il benessere della creazione. Una festa che andrebbe adottata anche in Occidente, per portare un pensiero di riconoscenza ai nostri amici fidati che ci allietano la vita, senza volere nulla in cambio.  

Corvi, cani e mucche: una festa per loro
Il primo giorno (Kaag Tihar) è dedicato ai corvi e cornacchie cui si offrono piattini di cibo sui tetti delle case.  
Nel secondo giorno (Kukur Tihar) si festeggiano i cani, addobbandoli con ghirlande, Tilaka (disegnini colorati sulla fronte) e offrendo cibi che i cani amano. Anche dolcetti: è la loro festa, si può fare un’eccezione alla solita dieta. Il cane, secondo la mitologia induista, è una delle tante manifestazioni di Shiva.
Il terzo giorno (Gai Tihar e Laxmi Puja) è dedicato alla mucca: è Laxmi un simbolo di prosperità e buona salute. Sono loro le protagoniste, vengono messe al centro dei festeggiamenti: le mucche ricevono ghirlande, attenzioni e mangiano dalle mani degli uomini e delle donne. Durante il terzo giorno si cantano melodie tradizionali, ci si scambia regalini, si accendono luci e fuochi artificiali. 

La montagna sacra
Il quarto giorno (Govardhan) fa riferimento a una montagna sacra, ritenuta una manifestazione naturale di Krishna, localizzata nel nord dell’India, e rappresentata sempre da una mucca. I bambini vanno casa per casa a raccogliere monetine e piccoli doni. I bimbi fanno il loro spettacolino cantando e danzando. Fa parte delle celebrazioni del nuovo anno secondo il calendario lunare Sambat nepalese.

Entrano in scena le sorelle
Il quinto e ultimo giorno della festa Tihar (Bhai Tika) vede come protagoniste le sorelle. Ebbene sì, le sorelle applicano i Tilaka sui loro fratelli, allestiscono ghirlande di fiori, preparano piatti speciali, donano e ricevono regalini. Se non c’è una sorella la stessa cosa si può fare con altri parenti o gli amici. Le più sapienti costruiscono mandala e recitano canti seguendo la ritualità del Tantra.

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