mercoledì, Maggio 1, 2024
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Quali scelte alimentari dopo il latte materno?

La chiusura, per non dire l’ostracismo, con la quale la pediatria “ufficiale” si approccia all’alimentazione vegetariana/vegana nei bambini è nota e condivisa in buona parte del mondo occidentale. Ettolitri di latte vaccino e migliaia di fette di prosciutto cotto sono indispensabili, secondo il pensare comune, allo sviluppo corretto del bambino.
Molto spesso le mamme e i papà che scelgono per i propri figli, fin dai primi giorni di vita, un regime alimentare di tipo esclusivamente vegetale vengono guardati con sospetto e commiserazione. Quando poi capita che alcuni bambini sottoposti a dieta vegetale vengano ricoverati in ospedale per evidenti carenze nutrizionali e di accrescimento, apriti cielo: la dieta vegana sarà immancabilmente messa in croce.

Meglio obesi che vegani
Nessuno si pone la domanda se sia la dieta vegana quella da criminalizzare oppure l’impreparazione dei genitori a instaurare un regime alimentare che richiede attenzione e conoscenze approfondite. Peraltro è singolare che nessuno si scagli con tanta veemenza contro le centinaia di milioni di genitori che, nei Paesi cosiddetti sviluppati, rendono obesi i propri figli sin dai primi anni di vita, spalancando il campo a patologie croniche che non tarderanno a manifestarsi.

Svezzamento, un momento decisivo
Anche la comunità scientifica, del resto, sembra avere le idee piuttosto confuse ma rimane trincerata sulle proprie certezze. In un recentissimo articolo pubblicato sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health si parla di svezzamento e si giunge a conclusioni che non convincono. Sebbene i ricercatori sostengano che non ci siano sufficienti evidenze scientifiche per scoraggiare lo svezzamento vegetariano/vegano, questa scelta viene sconsigliata e si chiamano perciò in causa i pediatri, ai quali spetterebbe il compito di allertare i genitori che vogliano “iniziare” i propri figli al vegetarianesimo/veganesimo sui rischi – indicati come concreti – di gravi carenze nutrizionali.

E’ davvero così?
L’orientamento della scienza ufficiale lascia poco spazio al dibattito e al confronto costruttivo: scegliere per i propri figli, nei primi anni di vita, una dieta a base di vegetali è sbagliato, punto.
A noi piace però concludere questo articolo con le parole del pediatra Luciano Proietti, del quale vi proporremo in più puntate il pensiero: “Se inserita in un contesto di completezza secondo le indicazioni dei LARN (Livelli di assunzione raccomandati dei nutrienti), l’alimentazione basata sul cibo latteo e vegetale non solo è compatibile con un accrescimento staturo-ponderale adeguato ed equilibrato, ma dovrebbe essere, nei primi 2-3 anni di vita, l’alimentazione raccomandata per tutti i bambini, essendo quella più fisiologica e perciò la più salutare”.

Leggi l’articolo integrale (in inglese)
https://www.mdpi.com/1660-4601/17/13/4835/htm


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