giovedì, Aprile 25, 2024
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Ne amo alcuni e ne mangio altri

Perché siete follemente innamorati dei vostri cani e dei vostri gatti ma vi cibate di un’infinità di altri essere viventi? E’ probabilmente questa la domanda che scatena le liti più furibonde con parenti e amici onnivori, alla quale le risposte sono sempre, più o meno, desolanti per non dire insulse.
Eppure anche gli onnivori hanno un cuore, sebbene facciano fatica ad ammettere che le loro abitudini alimentari siano discutibili, per usare un eufemismo.

Sì, sono un ipocrita
La conferma ci arriva da una ricerca inglese condotta da Future Normal e da The vegan society su mille adulti onnivori, dei quali oltre l’85 per cento si era definito amante degli animali. Al quesito: “Non ritieni che sia ipocrita mangiare alcune specie di animali e tenerne altre come compagnia domestica?” il 47,8 per cento del campione ha risposto, presumiamo abbassando lo sguardo, “sì, è ipocrita”.

Ammissione di colpa
Ma non solo: agli intervistati è stato anche chiesto se si fossero sentiti mai in colpa per aver mangiato carne. Ebbene, il 40,3% degli intervistati ha espresso in parte o in larga misura il senso di colpa, evidenziando come il comportamento alimentare dei mangiatori di carne e degli amanti degli animali in Gran Bretagna sia spesso in contraddizione con i propri valori.

Segnali di consapevolezza
“Quello che mangiamo è il modo più efficace per lanciare un segnale contro lo sfruttamento degli animali”, ha detto Matt Turner, portavoce di Future Normal, commentando i risultati del sondaggio. “Tre volte al giorno, quando ti siedi a tavola, prendi una posizione forte contro gli abusi che milioni di animali subiscono quotidianamente”. In fondo ci vuole poco: basta collegare il cervello e pensare quella fettina di prosciutto cotto era un maialino che voleva solo vivere.

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