I millennials, cioè chi è nato tra il 1985 e la fine del secolo scorso, rappresentano una categoria di persone che, a torto o a ragione, viene considerata più attenta e consapevole dei problemi ambientali rispetto alle generazioni precedenti. Per questo motivo rientrano spesso in ricerche sulla sostenibilità alimentare e sulla riduzione di cibi di derivazione animale, sebbene non ci siano dati precisi che confermino questo passaggio.
Il caso finlandese
Lo studio, pubblicato sulla rivista Foods nel febbraio di quest’anno, si è posto l’obiettivo di fare chiarezza e di fornire risultati attendibili e verificati. La ricerca si è svolta in Finlandia, paese nel quale l’offerta di alternative vegetali alla carne è molto ampia e diffusa su larga scala. Il campione coinvolto, di età compresa tra 20 e 39 anni, contava 546 persone, delle quali circa due terzi onnivore.
Uno su dieci è vegano
Per quanto ha riguardato il consumo di alternative vegetali alla carne, i dati emersi evidenziano come circa l’11 per cento dei millennials finlandesi si orienti verso questi prodotti tutti i giorni e metà li consumi almeno una volta alla settimana. Più in generale, circa due terzi del campione si ciba di alternative vegetali alla carne almeno una volta al mese, mentre la percentuale rimanente non le considera una valida opzione alimentare. Interessante constatare come almeno un millennial su cinque consumi sia carne sia alternative alla carne, dimostrando così che non è tanto una questione etica ma piuttosto di “gusto”.
Si allargano gli orizzonti
Tra chi consuma regolarmente alternative vegetali alla carne, la motivazione principale è legata alla salvaguardia dell’ambiente (80,7%), seguita dal rispetto della vita di ogni essere vivente (64,6%) e da ragioni salutistiche (53,8%).
L’analisi approfondita dei dati conferma quello che è un trend diffuso e, fortunatamente, in crescita, in Finlandia come in buona parte d’Europa: il passaggio da una dieta onnivora a una dieta vegetale è sempre più frequente e anche chi continua imperterrito a consumare prodotti di derivazione animale sta allargando i suoi orizzonti, prendendo in considerazione alimenti – in questo caso alternative vegetali alla carne – che fino a qualche anno fa non riteneva soddisfacenti sia dal punto di vista del gusto sia nutritivo.
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https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8834568/